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PAOLO ARESI presenta il suo nuovo libro KOROLEV SABATO 18 GIUGNO, ORE 21 Per una serata in compagnia con un’ eccellente scrittura, musica dal vivo e la bellezza di un paesaggio da favola. Korolev è un romanzo di fantascienza di Paolo Aresi, pubblicato originariamente in Italia nel 2011 sul numero 1569 di Urania collana, numero “speciale” dedicato al 50° anniversario del 1° volo umano nello spazio di Yuri Gagarin. L'autore è un rappresentante della nuova fantascienza tecnologica ed avventurosa che si rifà direttamente ad autori classici quali Edmond Hamilton, Robert A. Heinlein ed Arthur C. Clarke, ed in particolare, per il robot "angelo custode", a James White di Vita con gli automi. Il libro è un vero e proprio omaggio al padre della cosmonautica russa : Sergej Pavlovič Korolëv. La seconda parte del romanzo è di fatto un romanzo storico, essa è quasi tutta centrata su Korolev chiamato, affettuosamente, come già in URSS come il “Costruttore Capo”. L’uomo che progettò sia i lanciatori Sojuz sia la Voschod , fu il principale animatore ed ideatore del programma Vostok, e progettò infine il razzo N1 che doveva essere il vettore per lo sbarco russo sulla Luna. L'autore come ulteriore divertissement ha usato per i personaggi i nomi di famosi autori di FS, o connessi con il mondo degli astronauti americani e dei cosmonauti russi. Una piccola citazione ad un “padre” della fantascienza italiana Cesare Falessi si ha con l’omonimo personaggio che nel romanzo è il Responsabile delle Comunicazioni radio e video. Questo numero speciale di “Urania” esce esattamente cinquant’anni dopo che il primo uomo si è avventurato oltre la Terra (aprile 1961). Si trattava del cosmonauta sovietico Yuri Gagarin e non è un caso che l’eroe di questo denso, sorprendente romanzo di Paolo Aresi sia sovietico anche lui. Nel continuum che conosciamo, Sergej Pavlovich Korolev è stato il padre dell’astronautica russa, ma nel continuum della fantascienza non poteva finire i suoi giorni nell’ombra, né scomparire modestamente com’è scomparso. Paolo Aresi nato nel 1958, bergamasco, giornalista, è uno dei migliori narratori di fantascienza tecnologica, ma non solo. Ha già al suo attivo numerosi racconti e i romanzi Oberon, l’avamposto tra i ghiacci (1987), Il giorno della sfida (1998), Oltre il pianeta del vento (Premio Urania 2003, n. 1492), nel 2008 Ho pedalato fino alle stelle (Un romanzo con protagonista una donna in un momento critico dell’esistenza, una donna che prende la sua bicicletta, lascia alle spalle marito stanco e figli grandi e attraversa l’Italia alla ricerca di un luogo e di una storia di tanti anni prima. E che pedalando incontra persone e situazioni. E intanto va maturando l’idea di una nuova stagione, di una nuova possibilità offerta dalla vita… Un romanzo on the road insolito, sia per il mezzo scelto, la bici, sia per l’identità del protagonista) e il recente L’amore al tempo dei treni perduti (2010). Il suo racconto “Labirinto della notte” (2003), ambientato su Marte, è stato premiato dalla rivista “Robot”.
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